Sistemi di visione robotica Yamaha RCXiVY2+, vantaggi 10x con la tecnologia “blob detection” per la produzione industriale automotive e non solo
L’impiego di sistemi di visione artificiale consente di espandere ulteriormente le già notevoli potenzialità dei robot industriali, rendendo più efficienti il prelevamento dei componenti, il loro posizionamento di precisione e il montaggio.
Il miglioramento dell’accuratezza si può tradurre (e spesso è così anche nei fatti) in un aumento del ritmo di produzione, fermo restando il livello qualitativo della stessa.
Nel passato l’introduzione di un sistema di visione artificiale era un’operazione più complessa e impegnativa, anche dal punto di vista delle tempistiche: per questo spesso doveva essere affidata a tecnici specializzati.
La ricadute di questa scelta potevano inoltre avere un ulteriore impatto sulla produzione, dal momento che in caso di problemi era sempre necessario affidarsi alla competenza di risorse già impegnate anche in altre attività di assistenza, e non sempre era facile individuare se fosse il robot o il sistema nel suo complesso ad avere dei limiti che ne frenavano l’operatività.
Le soluzioni di visione robotica sviluppate dal nostro partner Yamaha hanno superato tutti questi limiti, grazie a caratteristiche di cui abbiamo già parlato in un approfondimento dedicato:
- la visione artificiale viene gestita dal controller del robot: in questo modo si supera anche la necessità di provvedere alla conversione delle coordinate;
- il controllo dell’illuminazione e l’elaborazione dei dati del nastro trasportatore o di tracciamento vengono integrati dal programma del robot;
- la soluzione è compatta e può trovare facilmente impiego senza bisogno di intervenire sul layout della produzione;
- il sistema dispone di una procedura guidata intuitiva per la calibrazione della videocamera;
- uno strumento grafico di facile utilizzo riduce la registrazione del pezzo da lavorare a tre passaggi: acquisizione delle immagini, impostazione dei contorni e registrazione della posizione di rilevamento;
- l’interoperabilità con periferiche di illuminazione e altre periferiche, come le pinze, è garantita.
Il sistema Yamaha RCXiVY2+ introduce inoltre una modalità innovativa di riconoscimento degli oggetti, fino a 10 volte più veloce rispetto al comune rilevamento dei contorni impiegato nei sistemi di visione automatizzata.
Questa tecnica, che prende il nome di “blob detection”, applica criteri di soglia alle immagini in scala di grigi della videocamera, tenendo conto delle variazioni di luce ed ombra, e applica l’elaborazione con codifica binaria per la conversione in gradazioni di bianco e nero.
“Blob detection” è efficace soprattutto quando bisogna lavorare con oggetti di forma irregolare, come alimenti e indumenti: questa caratteristica amplia le possibilità di applicazione della visione robotica e di Yamaha RCXiVY2+ in particolare.
L’innovazione ha già trovato impiego in diversi ambiti e c’è il caso di successo di un produttore di parti automobilistiche giapponese, leader del settore, che ha ottenuto notevoli benefici da questa innovazione, come si racconta anche sulla nota rivista di settore, Assemblaggio, e in un post del relativo blog che ci fa piacere condividere.