Erogazione servocomandata di colle e sigillanti: il controller Yamaha RCX340 coniuga velocità e precisione

I robot oggi rendono possibile automatizzare facilmente attività in cui non solo la velocità, ma anche la precisione gioca un ruolo cruciale, come l’erogazione di colla, silicone e altri materiali sigillanti che dev’essere realizzata in diversi settori della produzione industriale.

Per automatizzare questi processi è necessario riuscire a gestire e superare alcuni aspetti e situazioni che nascondono complessità e insidie.

L’applicazione di una striscia continua di sigillante su oggetti di forma complessa, per esempio con bordi diritti e angoli, richiede infatti una gestione particolare del moto del robot.

In questi casi è necessario prevedere che la velocità venga ridotta agli angoli, per poter erogare il materiale con accuratezza e in maniera uniforme; sulle parti lineari, invece, è possibile accelerare il moto per ridurre il tempo complessivo di completamento del processo.

Per garantire un’erogazione di sigillante a volume costante su tutti i punti, il meccanismo deve essere controllato.

Se la configurazione non è corretta, infatti, possono verificarsi incongruenze come un’applicazione in eccesso agli angoli, che si traduce in un maggior numero di unità scartate a fine linea; al contrario, un’erogazione lenta ma costante può rendere più semplice il controllo penalizzando però il ritmo della produzione.

Quando si intende automatizzare questo processo è dunque necessario integrare una soluzione che sia in grado di regolare automaticamente la velocità di erogazione al variare della velocità e della posizione del robot rispetto all’oggetto che sta lavorando.

Il controller RCX340 di Yamaha offre un valido, facile e completo supporto agli operatori con le sue funzionalità di movimento avanzate che semplificano la configurazione dell’erogatore robot.

In particolare la funzione di controllo dell’erogazione può essere collegata al servocomando: in questo modo RCX340 controlla sia la velocità di erogazione che quella di spostamento, per garantire alta precisione, alta velocità e un’erogazione del materiale di spessore uniforme.

Questa “erogazione servocomandata” è applicabile sia ai robot SCARA sia ai cartesiani di Yamaha.

Il controller permette anche il collegamento facile di più robot, per controllarli in contemporanea, e supporta un set di istruzioni esteso che include indicazioni di visione dedicate per semplificare la programmazione e aiutare a ridurre al minimo il tempo di avvio dell’apparecchiatura.

L’ambiente di programmazione RCX Studio 2020 contiene funzioni di debug che supportano attività multiple e offre funzionalità per accelerare l’input del programma e consentire una rapida configurazione.

Inoltre, il sistema si avvale di interfacce di comunicazione semplificate e di uso comune in ambito di automazione industriale, rendendo più facile e immediata l’integrazione nell’ambiente di fabbrica esistente.

Oltre alle porte RS-232C ed Ethernet, Yamaha RCX340 supporta i bus di campo più diffusi come CC-Link, EtherNet/IP™, DeviceNet™, PROFIBUS, PROFINET ed EtherCAT.

Anche le connessioni con servoamplificatori generici o sistemi di visione di terzi sono facilmente implementabili e semplificano l’introduzione della tecnologia robotica nei processi di produzione esistenti.

Lo staff di ATTI è sempre a disposizione per approfondire ulteriori dettagli di questa e di tutte le soluzioni robotiche della proposta commerciale dell’azienda: i riferimenti per i contatti sono indicati nella scheda dedicata del sito.

Published On: 5 Novembre 2020