Robot SCARA e sistemi di visione Yamaha per controllo qualità e automazioni veloci: 2 casi d’uso

Il costo dell’automazione dei processi industriali con i robot è diventato via via più accessibile a realtà di ogni dimensione, comprese le piccole e medie imprese, e continua a calare.

Ma non solo: l’impiego dei robot a integrazione delle competenze degli operatori “in carne e ossa” in alcuni casi consente di realizzare delle attività altrimenti impossibili (o comunque molto complicate), contribuendo a migliorare l’output complessivo della produzione.

Due recenti casi d’uso che hanno visto l’impiego di robot industriali Yamaha sono paradigmatici in questo senso: proviamo a spiegare il perché raccontandoli.

Robot per migliorare il controllo qualità

In un’azienda che produce componenti stampati a iniezione per applicazioni industriali, l’impiego dei robot Yamaha ha consentito di superare un problema di controllo qualità.

La macchina di stampaggio impiegata da questa realtà è un modello con più cavità.

Il problema: la situazione precedente

In precedenza, un robot di estrazione rimuoveva tutti gli articoli dalla macchina di stampaggio al termine di ogni ciclo e li collocava su un trasportatore.

Il trasportatore lasciava cadere gli stampi in una scatola, dalla quale l’operatore li prelevava uno alla volta per ispezionarli e pallettizzarli.

Stando così le cose, per l’operatore era impossibile ricollegare i difetti ricorrenti alla cavità della macchina di stampaggio che li aveva originati.

Di conseguenza c’era una maggiore probabilità di produrre molti pezzi difettosi prima di identificare la causa del difetto, con spreco di risorse e rischio di arrivare al mercato con prodotti fallati.

La soluzione: SCARA robot, sistema di visione e pinza Yamaha

Per migliorare il controllo qualità è emersa la necessità di identificare la singola cavità di stampaggio da cui proviene un pezzo difettoso.

Questa attività non può essere svolta solo da un operatore umano, perché rallenterebbe il ciclo. Aumentare il numero di addetti all’ispezione, invece, avrebbe reso la produzione non più sostenibile in termini di costi.

La soluzione introdotta si basa sull’impiego di uno SCARA robot Yamaha YK-XE, che consente di pallettizzare ad alta velocità gli articoli prelevandoli direttamente dal trasportatore.

In questo modo gli articoli rimangono nello stesso ordine in cui sono usciti dalla rispettiva cavità di estrusione, così è facile collegare ogni articolo giudicato difettoso alla cavità che lo ha prodotto e intervenire tempestivamente per ripristinarla.

Il sistema di visione Yamaha RCXiVY2+, integrato nello SCARA robot, è in grado di tracciare simultaneamente la posizione e l’orientamento fino a 100 articoli che viaggiano sul trasportatore, permettendo al robot di prelevare e pallettizzare ogni stampo in modo rapido e preciso.

L’attività di controllo e supervisione del processo da parte degli operatori umani risulta così essere molto agevolata, con un notevole miglioramento dell’output complessivo e un conseguente aumento della produzione di qualità.

Sistema di visione per un’automazione agile

Un’azienda del settore automobilistico ha sviluppato l’automazione di un particolare aspetto della produzione in modo facile e veloce potendo contare sulla compatibilità nativa del sistema di visione con gli SCARA robot Yamaha.

L’esigenza

Per realizzare alcuni particolari componenti della strumentazione automobilistica, è necessario allineare con precisione tutte le parti: nello specifico dei tachimetri queste sono circuito stampato, quadrante, lancetta e connettori elettrici.

Storicamente l’automazione di questo passaggio è stata gestita realizzando celle molto strutturate, che richiedono una programmazione complessa e specialistica.

Come fare a sopperire alla carenza di quest’ultima?

L’automazione sviluppata

Un cliente Yamaha ha impiegato un robot SCARA dotato di sistema di visione per prelevare e pallettizzare rapidamente le unità assemblate che escono dalla linea di produzione.

RCXiVY2+ agevola l’allineamento corretto dei componenti.

La visione migliora le attività di assemblaggio, come l’avvitamento, rilevando rapidamente la posizione dei fori per agevolare il fissaggio, e garantisce il corretto allineamento dei pezzi prima dell’inserimento o della giunzione.

La telecamera può essere collegata al robot o montata su un supporto separato.

Il controllo di questo dispositivo è molto semplice e può essere fatto anche in assenza di competenze specifiche grazie alla centralina RCX340, che consente anche il controllo dello SCARA con la stessa interfaccia.

La configurazione si può completare in soli 8 minuti grazie alle funzioni di calibrazione automatica.

In conclusione

Automatizzare i processi produttivi può sembrare una sfida proibitiva per cui non si è mai abbastanza pronti se si pensa di intervenire sull’intero processo.

Nel quotidiano della nostra esperienza, in realtà l’automazione può cominciare solo da alcuni aspetti specifici, introducendo delle migliorie che – come nei casi raccontati qui sopra – non sarebbe stato possibile raggiungere altrimenti.

In particolare quando i volumi di produzione o il prezzo unitario degli articoli prodotti sono bassi, introdurre automazioni agili come quelle che si possono realizzare con i robot industriali Yamaha è una scelta che, a fronte di un investimento alla portata di realtà di ogni dimensione, può portare notevoli benefici.

Il nostro staff tecnico e commerciale è sempre a disposizione per verificare insieme le esigenze specifiche di ogni produzione, e proporre la soluzione più adatta alla situazione.

Published On: 10 Marzo 2023