Yamaha LCMR200 raddoppia: payload fino a 30 kg con l’aggiornamento dal 1° novembre 2022
Il trasportatore lineare modulare Yamaha LCMR200 diventa ancora più forte e potente.
Grazie a un aggiornamento del software, disponibile dal 1° novembre 2022 anche per i dispositivi già in funzione, la capacità di carico raddoppia: LCMR200 passa da 15 a 30 kg di payload, ed è in grado di realizzare automazioni ancora più sfidanti in tanti ambiti differenti della produzione industriale.
Tutte le altre qualità di questo dispositivo restano confermate, così come le abbiamo descritte anche in altri approfondimenti dedicati.
LCMR200 è una valida alternativa ai nastri trasportatori, perché oltre a essere in grado di movimentare parti da una postazione a un altra – grazie al movimento delle “slitte” che scivolano avanti e indietro lungo la direzione del binario – rispetto all’alternativa più economica e comune è capace di realizzare questa attività con la massima precisione.
Il raddoppio della capacità di carico di LCMR200 consente di impiegarlo non solo nelle produzioni di componenti elettrici ed elettronici, dove è già abbondantemente utilizzato da tante aziende, ma anche nelle linee dove si costruiscono motori per veicoli elettrici, centraline di potenza e inverter, con un’attenzione particolare per il settore automotive.
Inoltre il trasportatore lineare modulare di Yamaha Motor – partner storico ATTI di cui siamo distributori per l’Italia dal 2016 – può essere facilmente integrato anche nelle produzioni del settore farmaceutico e per automatizzare particolari passaggi e lavorazioni della filiera alimentare.
La combinazione con le cosiddette “unità di traslazione” consente anche di spostare gli elementi da una slitta a un’altra parallela (o più), contribuendo a superare il problema dei colli di bottiglia che in qualche caso rendono più complicato lo sviluppo di un’automazione efficiente e remunerativa.
L’aggiornamento 2022 del software di controllo del trasportatore lineare modulare LCMR200 introduce innovazioni ulteriormente migliorative su un dispositivo che ha già saputo farsi apprezzare da tante aziende in diverse tipologie di produzioni industriali.
Con il raddoppio del payload si schiudono ulteriori opportunità d’impiego che promettono di farlo apprezzare anche in altri settori.
Grazie a queste novità il ROI diventa ancora più rapido e l’integrazione accessibile a realtà di ogni dimensione, anche grazie al credito d’imposta del 40% sugli acquisti di beni per Industria 4.0 che continua fino al 31 dicembre 2022.
Per maggiori informazioni e per valutare insieme la soluzione di automazione più adatta a ogni situazione specifica, il nostro staff tecnico è sempre disponibile a supporto.